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Archeoplastica: il museo degli antichi rifiuti spiaggiati

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Il progetto che lotta contro la plastica in mare. Veri e propri “reperti” in plastica che, in quanto tali, racchiudono storie di luoghi e di persone.
Archeoplastica: il museo degli antichi rifiuti spiaggiati

Il progetto che dal 2018 sensibilizza al tema della plastica in mare. Un museo di veri e propri “reperti” in plastica che, in quanto tali, racchiudono storie di luoghi e di persone. 

Buono e bello

Descrivere Archeoplastica non è semplice. Affidandosi alle parole del fondatore Enzo Suma, Archeoplastica  “è un progetto per sensibilizzare sul problema dell’inquinamento da plastica e promuovere un uso più consapevole e responsabile di questo materiale. Dal 2018 sono stati selezionati oltre 200 rifiuti di plastica, datati dai 30 agli oltre 50 anni fa, per realizzare un museo virtuale online e diverse mostre nelle scuole e in altri luoghi pubblici.” 

Rifiuti in plastica trovati sulle spiagge quindi che diventano reperti: molti di essi sono talmente intatti, nonostante l’età e la forza degli agenti atmosferici alla quale sono stati sottoposti per anni, che testimoniano alla perfezione la dannosa condotta che abbiamo avuto con la plastica usa e getta negli anni passati.

Insomma, come noi troviamo resti di anfore romane sui fondali, tra secoli i nostri posteri troveranno resti dei flaconi di detersivo.

Girando sul sito e le pagine social, lǝ appasionatǝ di pubblicità e packaging vintage hanno da divertirsi: ogni post ricostruisce la storia del prodotto, riportando anche quando possibile la vecchia réclame, mentre sul sito è ora attiva una galleria 3D che ricostruisce i reperti proprio come un vero museo all’avanguardia.

Il progetto che lotta contro la plastica in mare. Veri e propri “reperti” in plastica che, in quanto tali, racchiudono storie di luoghi e di persone.
Dal profilo Instagram Archeoplastica

Non solo ambiente

Ma il mare non è solo un elemento ambientale molto importante. Il mare è anche simbolo di una patria senza confini, in cui popoli e persone ripongono le proprie speranze di una vita migliore.

Non è raro infatti che Enzo Suma trovi sulla spiagge oggetti in plastica meno “antichi”, ma non per questo meno interessanti dal punto di vista della testimonianza: oggetti che i migranti perdono in mare durante le mareggiate. Così Archeoplastica diventa anche un mezzo per gettare un faro su un’altra importante questione, sensibilizzando e attirando l’attenzione della gente senza filtri o titoloni da scoop, semplicemente mostrando il lato più umano

Ad esempio tra gli ultimi ritrovamenti ad attirare l’attenzione c’è un’arancia avvolta in vari strati di nastro adesivo, di quello spesso e marrone. Chiedendo ad esperti del fenomeno della migrazione, esce fuori che potrebbe essere un modo di avere del liquidi o della vitamina c di emergenza in caso di mareggiata e svariati giorni  in mare. Un oggetto salvavita praticamente.

In realtà non abbiamo la certezza che non si tratti di un qualche rito propiziatorio, ma quel che è certo è che spesso i migranti avvolgono nello scotch foto o cose importanti che comunque non vorrebbero perdere in caso di imprevisti in mare. Un atto di consapevolezza che, in quanto essere umani, non può lasciarci indifferenti.

Il progetto che lotta contro la plastica in mare. Veri e propri “reperti” in plastica che, in quanto tali, racchiudono storie di luoghi e di persone.
Dal profilo Instagram Archeoplastica

Archeoplastica cresce!

Al momento Archeoplastica è in mostra con “Planet or plastic” fino al 20 marzo al teatro Margherita di Bari, insieme al National Geographic e fotografi internazionali impegnati nella sensibilizzazione della plastica in mare. 

Ma non è finita qui. È stato detto che l’obiettivo primario del progetto è quello di sensibilizzare al problema della plastica usa e getta e arrivare (soprattutto) dove si fa il futuro: le scuole. Per finanziare il progetto e portarlo in mostra nelle scuole e in altri luoghi pubblici, fino al 1 Aprile 2022 si potrà sostenere la campagna di crowdfundingARCHEOPLASTICA: il museo degli antichi rifiuti spiaggiati” attiva su Produzioni dal Basso.

Per saperne di più

https://www.archeoplastica.it/
https://www.instagram.com/archeoplastica/ 

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Ho un’idea chiara solo di quello che non mi piace, tra questi gli stereotipi. Di cose che mi piacciono, al contrario, ne scopro continuamente. Se volete farmi un regalo, fatemi viaggiare (in treno possibilmente) o andare a un concerto (sotto palco, grazie). Se volete torturarmi, invece, fatemi aspettare alla fermata dell’autobus (non ce la faccio, vado a piedi piuttosto) oppure, scrivere una biografia in poche righe.