Breve introduzione a due libri pubblicati nell’ultimo anno in tema gender e queer. Due libri diversi ma che seguono strade parallele.
La storia ci insegna: Queer. Storia culturale della comunità LGBT+
Si parte dalle basi, ovvero dalla storia. Un approccio cronologico è sempre necessario quando si vuole avere un’idea più chiara degli argomenti che si vogliono trattare. D’altronde che la storia sia la chiave per comprendere il presente, non è per niente solo una frase fatta.
Queer. Storia Culturale della comunità LGBT+ è il primo saggio italiano che ricostruisce la storia delle sessualità e identità LGBT+ (la sigla scelta dall’autrice). Anche se siamo nel 2021, è una bella notizia avere finalmente un volume di questo tipo, basta non focalizzarsi troppo sul fatto che rispetto ai paesi anglofoni, ad esempio, siamo indietro di almeno 40 anni.
Maya De Leo, l’autrice, ci fornisce una lettura della storia contemporanea occidentale in lingua italiana mai fatta prima, dal XVIII secolo fino ai nostri giorni. Ed proprio la prospettiva storica che permette di snocciolare il tema centrale del libro: seguire la comunità (che oggi chiamiamo) LGBT+ nel corso dei secoli ci dà gli strumenti per comprendere quanto i concetti di “normalità” e “natura” siano in realtà attribuzioni di carattere sociale e culturale.
Partendo da questa consapevolezza, anche l’idea della “diversità” acquista un nuovo valore: l’autrice così, con i suoi studi storiografici, ci porge la chiave per superare ostilità e diffidenza nel nostro presente riguardo alla comprensione della comunità LGBT+.
Consigliato a chi si approccia per la prima volta ai gender studies e a chi ama andare a fondo alle questioni.

Chi è Maya De Leo
Docente a contratto di Storia dell’omosessualità presso il Corso di laurea in DAMS dell’Università degli Studi di Torino, è studiosa di storia LGBT+ e teoria queer. Prima di questo volume, ha pubblicato numerosi contributi su riviste scientifiche ( Storica, Genesis, Contemporanea) e volumi collettanei.
Scheda del libro
Titolo: Queer. Storia Culturale della comunità LGBT+
Autrice: Maya De Leo
Casa Editrice: Einaudi
Collana: Einaudi Storia
Pubblicazione: 05/2021
Pagine: 260
Il pop ci insegna: Ripartire dal desiderio
“E quindi: vorrei vedere più sangue rosso, più peli nelle pubblicità? No, vorrei vedere meno pubblicità”.
È la citazione più adeguata per capire di cosa ci parla in Ripartire dal desiderio di Elisa Cuter.
Affermando che il genere non esiste di per sé, lo studio critica invece quello che esiste e viene riconosciuto come vero colpevole: un sistema capitalista e consumista. Questo sistema, infatti, non solo trova nella divisione in ruoli di genere un terreno fertile, ma amplia addirittura il baratro provocato da questa sovrastruttura sociale.
Il libro di Elisa Cuter è un’indagine che non fornisce soluzioni, ma tante domande: si viene scossi, portati a rileggere più volte i concetti per comprenderli meglio. È un mix di psicoanalisi, filosofia, sociologia, cinema e cultura pop. Il tutto nelle vesti di un saggio che riesce a semplificare i concetti più complessi grazie all’aspetto visuale: quando sembra che si stia entrando in temi astratti e ingarbugliati, ecco che l’autrice, grazie ad esempi cinematografici e televisivi di ogni epoca o esperienze personali, riesce a sciogliere le maglie. E a cambiare la nostra percezione culturale.
Un libro consigliato a chi ha già un’infarinatura in studi di genere o, altrimenti, a chi ama le terapie d’urto e le partenze in velocità.

Chi è Elisa Cuter:
Dottoranda e assistente di ricerca alla Filmuniversitӓt Konrad Wolf di Babelsberg. Editor del Tascabile, si è occupata di critica cinematografica e questioni di genere per diverse testate. Questo è il suo primo libro.
Scheda del libro
Titolo: Ripartire dal desiderio
Autrice: Elisa Cuter
Casa Editrice: Minimum fax
Pubblicazione: 11/ 2020
Pagine: 224
Due libri di analisi diversi, per metodologia e per approccio, ma che decostruiscono la nostra cultura occidentale (e capitalistica) nella quale siamo abituati a vivere. Smontando pezzo dopo pezzo l’artificiosa idea che ad un sesso biologico corrisponda un genere, a sua volta, come un edificio minato alla base, decade anche la convinzione dei diversi ruoli di genere nella società.