Tra concorrenza, fine del lockdown e la condivisione degli account Netflix ha perso 200.000 abbonati e il titolo è crollato del 35%. L’unico rimedio è la pubblicità.
Mercoledì 20 aprile Netflix ha registrato la peggiore performance in borsa dal 2004, riportando una perdita del 35% sul titolo che vale circa 50 miliardi di dollari, dovuta alla diminuzione degli abbonati nel primo trimestre dell’anno.
Previsioni 2022
L’anno nero di Netflix era già cominciato a gennaio, quando in borsa ha perso più del 20% a causa di aspettative negative sugli abbonamenti rispetto all’anno precedente.
La perdita di iscritti tra Stati Uniti e Canada ammonta a 600.000, mentre il terremoto causato dallo stop (forzato) in Russia, somma altri 700.000 abbonamenti svaniti. Le stime aggiornate mostrano un saldo negativo di 2 milioni di utenti per il 2022.
Come è successo?
Netflix fa sapere che il motivo di tale crollo è dovuto a quattro fattori principali. Il primo fattore è legato all’aumento del prezzo per l’abbonamento mensile, che deve aver spinto gli utenti a rinunciare al servizio.
Al primo motivo si lega come conseguenza il secondo fattore, la concorrenza delle altre piattaforme. Prime Video, Disney+ e Apple+ solo per citare alcuni dei numerosi altri servizi che hanno ampliato l’offerta di streaming.
Senza più lockdown e confinamento domestico, c’è più spazio per attività prima precluse a causa dell’emergenza sanitaria. Semplicemente le persone hanno meno tempo da passare a casa.
L’ultimo punto critico riguarda la pratica della condivisione dell’account, dove amici e parenti si passano la password per accedere all’account. Si stima che un utente su tre sfrutta “a sbafo” l’abbonamento.
Il rimedio
Reed Hastings ha spiegato che la pubblicità potrebbe essere il rimedio per recuperare abbonati. Magari inserendo abbonamenti a prezzi più bassi a patto di sorbirsi la pubblicità durante la visione. Come già accade su YouTube se non si possiede un account premium.
Secondo quanto riportato da Business Insider Netflix potrebbe guadagnare 9 miliardi di dollari dalla pubblicità.