Home News Credetemi, è tutto vero! Le incredibili vite di Lee Miller

Credetemi, è tutto vero! Le incredibili vite di Lee Miller

1524
0
Modella prima, fotografa e inviata di guerra poi, questa ragazza degli anni Venti ha ancora molto da insegnare anche nel XXI secolo.
Credetemi, è tutto vero!: le incredibili vite di Lee Miller

Nata nel secolo delle Grandi Guerre nella modernissima America, formatasi nella ruggente Europa delle avanguardie, modella prima, fotografa e inviata di guerra poi, questa ragazza degli anni Venti ha ancora molto da insegnare anche nel XXI secolo.

Nel turbine delle Avanguardie

Abbiamo lasciato Lee Miller ormai addentrata nei circoli artistici e letterari più rivoluzionari del momento. La sua mentalità e la sua indipendenza la portano a sposare in pochissimo tempo l’elegante uomo d’affari Aziz Eloui Bey e, malgrado la disperazione di Man Ray, decide di seguirlo al Cairo. Ben presto però, si rende conto di quanto la vita in Egitto sia troppo noiosa per un’anticonformista come lei e che, oltre al sentimento per Bey, non ci sia altro in grado di farla stare bene. L’unica cosa che ad un certo punto la entusiasma, è la bellezza attraente del deserto. Iniziano così le sue periodiche “spedizioni” nel deserto con al seguito una troupe di locali, uomini, che destano scalpore nella piatta borghesia egiziana. Sebbene il suo matrimonio con Bey non durerà a lungo, le foto di quel periodo restano tra le più surrealiste della sua carriera.  

Fa il suo ritorno a  Parigi, dove conosce il giovane curatore d’arte Roland Penrose. I due passano insieme tutta l’estate, ma non vogliono più separarsi così decidono di mettersi in viaggio per l’Europa. Durante il viaggio vanno a trovare i loro amici artisti e Lee non smette mai di fotografare. Le immagini che oggi ci restano di quei giorni corrispondono all’ultimo lascito di un travolgente e vitale periodo storico.

In prima linea durante la guerra

Sta per scoppiare la guerra e dall’America le arrivano lettere dai suoi cari che la scongiurano di tornare il prima possibile, ma ancora una volta lei deciderà di testa sua:  seguirà Roland a Londra e lì, infatti, aspetteranno al guerra insieme. Elizabeth non si ferma neanche, letteralmente, di fronte alle bombe. Continua la sua collaborazione con “Vogue” come fotoreporter e giornalista, cercando di ritrarre la vita della città anche nelle situazioni più estreme.

La guerra avanza, Lee resta la solita inarrestabile ragazza. Frequenta i bar dove si riuniscono i reporter delle maggiori testate americane e viene a conoscenza della possibilità di potersi arruolare al seguito degli Alleati in funzione di giornalista. Non ha bisogno di rifletterci su, la sua nuova missione (e forse quello che cerca da sempre?) ha inizio.

Per Vogue documenta la liberazione di Parigi, ma soprattutto quello che il mondo non aveva mai visto, i campi di concentramento di Buchenwald e di Dachau. Inviare quei rullini dell’orrore alla mondana rivista patinata accompagnati solo dalle parole “Credetemi, è tutto vero!”, come ben interpreta la Dandini, “è forse il gesto più surrealista dell’intera carriera di Lee”.

Presto al cinema   

Tutto questo era in quegli scatoloni ritrovati da Antony Penrose, il figlio mai veramente amato da Lee, consapevole che l’istinto materno non fosse un fattore biologico. Tutto questo speriamo di vederlo presto trasformarsi in film: nel giugno 2020 è stato dichiarato che la sceneggiatura di The Lives of Lee Miller sarà firmata da Liz Hannah (The Post e Long Shot), la quale adatterà il libro scritto da Antony per il grande schermo. Per raccontare la storia di Lee, che sarà interpretata dalla fantastica Kate Winslet, sarà possibile utilizzare le foto e i diari personali della donna. Alla regia ci sarà Ellen Kuras (Se mi lasci ti cancello), una formazione tutta al femminile quindi.

Modella prima, fotografa e inviata di guerra poi, questa ragazza degli anni Venti ha ancora molto da insegnare anche nel XXI secolo.
Credetemi, è tutto vero!: le incredibili vite di Lee Miller

Io ancora non mi capacito di come, pur avendo studiato più volte le avanguardie, non sia mai venuta a conoscenza prima di questa donna così incredibilmente avanti per i suoi (e i nostri) tempi. 

Per me è stata una bella porta in faccia. E per voi? 

Titolo: La vasca del Führer                                                                                     Autrice: Serena Dandini
Casa Editrice: Einaudi                                                                                      Collana: Einaudi. Stile libero big
Pubblicazione: 11/2020
Pagine: 248

Articolo precedenteIl meme, re del linguaggio social: perché si chiama così?
Articolo successivoI capi della Levi’s fioriscono e acquistano nuova vita
Ho un’idea chiara solo di quello che non mi piace, tra questi gli stereotipi. Di cose che mi piacciono, al contrario, ne scopro continuamente. Se volete farmi un regalo, fatemi viaggiare (in treno possibilmente) o andare a un concerto (sotto palco, grazie). Se volete torturarmi, invece, fatemi aspettare alla fermata dell’autobus (non ce la faccio, vado a piedi piuttosto) oppure, scrivere una biografia in poche righe.