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Velletri, il Consiglio comunale approva il bilancio

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Che l’approvazione del bilancio sia uno dei passaggi più delicati per una Amministrazione è risaputo. Lo evidenziano le norme particolari che lo regolano, le procedure di formazione e approvazione, ma soprattutto l’attenzione politica che maggioranza ed opposizione riservano al tema. Per capire l’importanza della seduta che si è svolta nella giornata di ieri, lunedì 6 Giugno, basta ricordare la seduta analoga dello scorso anno: un braccio di ferro infinito tra le opposizioni e la maggioranza, con i consiglieri Giorgio Greci e Dario di Luzio sugli scudi ed il Consiglio che si protraeva oltre la mezzanotte.

In quella occasione non c’erano particolari problemi nei conti, eppure l’opposizione è stata serrata; al contrario, questo consiglio ha sancito lo sforamento del patto di stabilità per una cifra vicina ad un milione e settecento mila euro, ma il confronto è sembrato piuttosto civile ed anzi, per alcuni aspetti, costruttivo. Forse a causa delle elezioni comunali del giorno precedente, che giustamente riempivano i pensieri della politica. O forse perché la situazione è molto delicata, e sicuramente particolare. L’eccessivo indebitamento, infatti, non è arrivato a causa delle spese eccessive dell’amministrazione, ma a causa delle mancata realizzazione di entrate che erano state preventivate; in particolare, dalla Regione e dalle attività del tribunale. Una situazione quindi di totale aderenza alla legge da parte del Comune, che ha sempre pagato i suoi fornitori e che invece non ha ricevuto pagamenti dovuti da enti di riferimento.

Lo ha ricordato il Sindaco Fausto Servadio, in apertura della discussione pomeridiana sul bilancio, con un intervento chiaro e sincero che ha fermato le polemiche ancora prima che arrivassero. Il primo cittadino ha usato parole forti, criticando questo sistema di competenze economiche che rallenta ed ostacola il funzionamento della macchina statale nel suo complesso; ha poi ammesso l’ipotesi di un ricorso alla Corte dei Conti ed ha sottolineato la sua volontaria assenza alla parata del 2 Giugno, a cui pure era stato invitato, ritenendo sbagliata una vicinanza solamente simbolica alle istituzioni comunali, che sono sempre quelle più vicine ai cittadini. Per questa sincerità ha anche ricevuto i complimenti dal consigliere di opposizione Di Luzio, che seguiva con il suo intervento.

Una discussione che, dopo la bocciatura degli emendamenti presentati e dopo la relazione del Sindaco, è stata più che altro un occasione per porre nuove questioni, o riportarne alla luce delle vecchie. Un tentativo quindi di sondare il terreno su quali potranno essere i temi su cui si svilupperà lo scontro elettorale nei prossimi mesi e nei prossimi anni. Tutto consiste adesso nel capire se la (relativa) calma che abbiamo visto in questo consiglio durerà o se è solamente la classica quiete prima della tempesta.

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