In primavera la natura si risveglia: gli alberi rinverdiscono, l’erba cresce copiosa nei prati e sbocciano miriadi di fiori. Tutta questa esplosione di vita genera molteplici tipi di pollini che viaggiano nell’atmosfera. E’ in questo periodo che molti soffrono di attacchi allergici. Le allergie si sviluppano nei soggetti sensibilizzati a causa di piccoli corpi presenti nell’aria in periodi specifici dell’anno ( i pollini appunto), oppure a causa di molecole rilasciate dai tessuti epiteliali di alcuni animali come il gatto, o gli acari.
La forma più frequente di allergia riguarda appunto il rilascio stagionale di pollini da parte delle piante. Questi sono in realtà cellule riproduttive maschili, prodotte dalle piante durante la fioritura. Una volta rilasciate in aria possono venire a contatto con i polmoni tramite la respirazione ed essere assorbiti dai bronchi. Nel soggetto allergico, l’entrata in circolo sanguigno di queste particelle denominate allergeni provoca una risposta del sistema immunitario.
Senza entrare nello specifico: l’allergene si lega a degli anticorpi deputati alla risposta allergica e, con un sistema di risposta a cascata, vengono rilasciate nell’organismo delle sostanze che provocano una risposta infiammatoria. Tra queste la più importante è l’ istamina, che induce dei processi infiammatori classici di un attacco allergico, riscontrando in caso di rilascio immediato e massiccio di istamina sintomi come rinite, congiuntivite e asma bronchiale. Per questo la maggior parte dei farmaci sviluppati contro l’allergia contengono principi attivi che contrastano il rilascio di istamina nel corpo, prendendo il nome di antistaminici.
Questi farmaci sono stati sviluppati all’inizio degli anni cinquanta e successivamente migliorati: antistaminici H1 e H2, diversi secondo il tipo di recettore che inibiscono . Solo la prima classe mostra effetti collaterali rilevanti di sonnolenza e disturbi dello stato di vigilanza e per questo ormai ritirati dal commercio o usati infine come sedativi. La classe di farmaci H2 invece è molto più efficace e raggruppa la maggioranza degli antistaminici odierni, ampiamente utilizzati contro l’allergia.
Etciù!!!!!